martedì 28 luglio 2009

IDROPSIA

il seguente materiale è stato concesso a Discuspassion.net

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Questa malattia, purtroppo non poco frequente, manifesta come sintomo principale un gonfiore accentuato del ventre del pesce, con sollevamento delle squame; in genere si osservano anche occhi sporgenti. Questo rigonfiamento è dovuto ad un accumulo di liquidi nelle cavità interne a causa di un cattivo funzionamento del processo di osmoregolazione* dell'organismo.

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Le cause di questa malattia sono tipicamente di origine batterica, in particolare dai batteri della specie Aeromonas e Pseudonomas oppure non di rado virali (Virus Thabdovirus carpio). Tali batteri sono normalmente presenti in acquario e in condizioni normali il sistema immunitario dei nostri pesci ne previene l'attacco. In caso di indebolimento dovuto per esempio alla presenza di parassiti, stato di stress, cattiva igiene della vasca o alimentazione non adeguata, se l'animale viene attaccato, non essendo più in grado di difendersi contrae la malattia.

Quando il gonfiore è manifesto, purtroppo la malattia ha già causato dei danni agli organi interni dell'animale quali fegato, reni, ecc. per cui diventa molto difficile la cura se non si interviene ai primissimi stadi.

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La malattia risulta molto contagiosa, l'animale malato infatti produce una moltitudine di questi batteri aumentando le possibilità di contagio per gli altri pesci. Si consiglia di rimuovere immediatamente il pesce dalla vasca.

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Un tentativo di cura è quello di mettere il pesce ammalato in una vaschetta di quarantena con un areatore e un riscaldatore, a questo punto somministreremo l'ambramicina (antibiotico reperibile in farmacia a base di tetracicline).

La posologia da seguire è di 1 compressa ogni 20 litri d'acqua ogni giorno per 5 giorni; la compressa deve essere prima sciolta con acqua tiepida.

Dopo il terzo giorno eseguire un cambio d'acqua del 30%.

Non è detto che qualora la cura avesse successo, il pesce non muoia comunque a distanza di tempo per i danni spesso irreparabili subiti agli organi vitali.

Personalmente ho avuto una brutta esperienza con questa malattia che ha attaccato il maschio della coppia di Pelvicachromis Pulcher che tenevo in una piccola vasca da 40 litri. Nonostante il tentativo di cura purtroppo il povero animale è morto.

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* Controllo del guadagno o della perdita di acqua

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