martedì 28 luglio 2009

IDROPSIA

il seguente materiale è stato concesso a Discuspassion.net

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Questa malattia, purtroppo non poco frequente, manifesta come sintomo principale un gonfiore accentuato del ventre del pesce, con sollevamento delle squame; in genere si osservano anche occhi sporgenti. Questo rigonfiamento è dovuto ad un accumulo di liquidi nelle cavità interne a causa di un cattivo funzionamento del processo di osmoregolazione* dell'organismo.

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Le cause di questa malattia sono tipicamente di origine batterica, in particolare dai batteri della specie Aeromonas e Pseudonomas oppure non di rado virali (Virus Thabdovirus carpio). Tali batteri sono normalmente presenti in acquario e in condizioni normali il sistema immunitario dei nostri pesci ne previene l'attacco. In caso di indebolimento dovuto per esempio alla presenza di parassiti, stato di stress, cattiva igiene della vasca o alimentazione non adeguata, se l'animale viene attaccato, non essendo più in grado di difendersi contrae la malattia.

Quando il gonfiore è manifesto, purtroppo la malattia ha già causato dei danni agli organi interni dell'animale quali fegato, reni, ecc. per cui diventa molto difficile la cura se non si interviene ai primissimi stadi.

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La malattia risulta molto contagiosa, l'animale malato infatti produce una moltitudine di questi batteri aumentando le possibilità di contagio per gli altri pesci. Si consiglia di rimuovere immediatamente il pesce dalla vasca.

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Un tentativo di cura è quello di mettere il pesce ammalato in una vaschetta di quarantena con un areatore e un riscaldatore, a questo punto somministreremo l'ambramicina (antibiotico reperibile in farmacia a base di tetracicline).

La posologia da seguire è di 1 compressa ogni 20 litri d'acqua ogni giorno per 5 giorni; la compressa deve essere prima sciolta con acqua tiepida.

Dopo il terzo giorno eseguire un cambio d'acqua del 30%.

Non è detto che qualora la cura avesse successo, il pesce non muoia comunque a distanza di tempo per i danni spesso irreparabili subiti agli organi vitali.

Personalmente ho avuto una brutta esperienza con questa malattia che ha attaccato il maschio della coppia di Pelvicachromis Pulcher che tenevo in una piccola vasca da 40 litri. Nonostante il tentativo di cura purtroppo il povero animale è morto.

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* Controllo del guadagno o della perdita di acqua

domenica 26 luglio 2009

Baby Badis...


Ecco una foto e un breve filmato (anche se non molto ben riusciti), del piccolo Badis Badis nuovo nato (a sorpresa) nel mio acquario...
In primo piano, anche se sfocato, si vede il padre che misura circa 4 cm. di lunghezza, il piccolo (visibile tra la pianta e il legno) sarà circa 0,5 cm.
Tende a nascondersi tra le piante per cui è difficilissimo da vedere in vasca, chissà magari ce ne sono anche altri...



sabato 25 luglio 2009

Ludwigia repens Red


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Ecco una splendida pianta che ho avuto l'esperienza di crescere nel mio acquario discus.
E' una pianta del Nord America appartiene alla famiglia delle Onagraceae, ha una crescita molto rapida ed è di semplice coltivazione. Si adatta infatti molto bene a diversi valori dell’acqua (dGH 6°-18° - PH 5,5 - 8) e resiste tranquillamente anche in acque calde 28°-30°.
Necessita di una luce media, in caso di scarsa illuminazione cresce fino a pelo d’acqua in cerca della fonte luminosa.

Se non trova sufficiente nutrimento attraverso l'apparato radicale, sviluppa delle radici anche sullo stelo scoperto sotto l’attaccatura delle foglie. Per questo si consiglia in mancanza di substrato fertile, di utilizzare regolarmente palline fertilizzanti da posizionare vicino all’apparato radicale. Si riproduce per talea.
Avendo una crescita molto rapida si consiglia di posizionare la pianta al centro o fondo vasca.

Ha una caratteristica foglia molto bella, verde nella pagina sopra e rossa mattone sotto per la parte sommersa, più la pianta si avvicina alla superficie, più anche la pagina sopra assume un colore rosso-arancio (vedi foto).

N.B.: Per esperienza personale questa pianta risulta essere una “pietanza” molto ambita dalle lumache, in particolare dalle ampullarie che tendono a divorare i germogli in fase di crescita.

venerdì 24 luglio 2009

CAVETTO RISCALDANTE

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CHE COS'E

Il cavetto riscaldante altro non è che una resistenza elettrica che produce calore. E' disponibile in varie potenze (WATT) e deve essere proporzionale al litraggio della vasca dove andrà inserito. La presenza di questo prodotto non deve essere considerata come sostitutiva del tradizionale sistema di riscaldamento, va infatti sempre affiancato ai riscaldatori tradizionali. La proporzione ideale di potenza/litraggio è di circa 2,5/3 W ogni 10 litri d'acqua.

UTILITA' DEL CAVETTO RISCALDANTE

Una delle scelte importanti in fase di allestimento di un nuovo acquario è sicuramente legata al riscaldamento dell'acqua. Molti sono i pareri discordanti sull'utilità o meno dell'adottare come sistema di riscaldamento il cavetto riscaldante: C'è chi dice che sia indispensabile per una vasca piantumata per evitare i cosidetti "piedi freddi" alle piante, c'è chi invece dice che sono solo "leggende metropolitane" volte a spingere la gente ad acquistare un prodotto inutile.

Lasciando perdere ogni argomentazione riguardo le influenze chimiche che un cavetto riscaldante può dare ad un substrato (cosa che lascio a chi è più competente di me in materia), rimane punto fermo e innegabile che l'acqua calda tende a salire, di conseguenza in una situazione di riscaldamento con soli riscaldatori tradizionali, ci troveremo inevitabilmente ad avere una differenza di temperatura nella colonna d'acqua che in periodi invernali può accentuarsi anche in modo significativo.

L'inserimento di un cavetto riscaldante risolve proprio questo tipo di problema, abbinato infatti ad un termoregolatore (che avrà una sonda posizionata vicino al fondo) impostato ad una temperatura equivalente a quella della superficie, otterremo sempre una temperatura costante in tutta la vasca con sicuro beneficio per l'intero ecosistema. Creeremo inoltre un continuo flusso di acqua che si sposterà dal fondo verso la superficie eliminando il rischio della creazione di zone di ristagno e riducendo fortemente le probabilità di creazione di eventi anossici* nel substrato.

INSTALLAZIONE

L'installazione risulta molto semplice, il cavetto va riposto a vasca vuota, sul fondo della stessa, come una serpentina, ricoprendo in modo uniforme l'intera superficie della vasca. Solitamente viene fornito con delle ventose con le quali è possibile ancorarlo al fondo anche risulta più efficace fissarle con un po' di silicone per evitarne lo spostamento. E' importante che il cavetto non si sovrapponga e non si tocchi in nessun punto della sua lunghezza.

NOTE PERSONALI

A mio avviso, in base a personale esperienza, ritengo che l'introduzione del cavetto riscaldante in un acquario, indipendentemente dal tipo di piantumazione, sia estremamente utile sia per l'uniformità di distribuzione del calore, sia per il flusso d'acqua generato dal substrato verso la superficie. Considerando poi che il costo del solo cavetto (senza termoregolatore che può essere aggiunto in un secondo momento) è piuttosto contenuto, è sempre una buona cosa inserirlo in fase di allestimento in quanto impossibile da introdurre a vasca arredata.

* evento anossico: si realizza in condizioni ambientali caratterizzate da estrema scarsità o assenza di ossigeno nei livelli sottostanti la superficie

"Sedotta e abbandonata!"

Il Red Melon appena inserito, dopo aver spostato la coppia di blue diamond sul cubo ripro, ha cominciato a fare i balletti tipici del corteggiamento verso il maschio dominante RT.
Il maschio risultava abbastanza indifferente, però nemmeno la rifiutava.
Ieri sera la femmina continuava pulire insistentemente gli arredi a destra e a manca cercando di invitare il maschio a seguirla, ma lui sempre indifferente... a un certo punto ha cominciato a deporre, un sacco di uova, veramente tante ma il maschio non manifestava alcuna inenzione di fecondare, se n'è rimasto tranquillo tranquillo a mangiare senza curarsi della povera "innamorata"...

Ecco un filmato della deposizione



ed una ripresa dell'indifferenza del maschio che continuaa mangiare noncurante della femmina



Stamattina le uova erano sparite...

giovedì 23 luglio 2009

BADIS BADIS


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Appartenente alla famiglia dei "Badidae" questo piccolo pesciolino non è uno dei più diffusi in acquariofilia e non è neppure molto facile da trovare nei negozi. Forse perché, visti nelle vasche del negozio sembrano grigi e poco interessanti, vengono spesso snobbati; una volta inseriti in un acquario, magari ben piantumato e con molti nascondigli, invece diventa un pesce molto interessante con la sua capacità di cambiare la sua livrea in base alle circostanze e al suo umore (da un colore blu notte in pochi secondi può passare ad un grigio-marroncino o ad un nero con sfumature blu…), per questo è chiamato anche pesce "camaleonte".



Nonostante sia un piccolo pesciolino che raggiunge al massimo i 7/8 cm di lunghezza, è un pesce molto territoriale (in particolar modo nel periodo riproduttivo), mangiatore di lumache e grande cacciatore di avanotti (viene spesso inserito in acquario proprio per sventare l'infestazione da lumache o per tenere sotto controllo un eccesso di nascite in vasche con pecilidi molto prolifici come per esempio i Guppy) quindi da non inserire in un acquario dove avete intenzione di riprodurre qualche specie, i piccoli non avrebbero scampo.



Interessante osservare lo stile di movimento con spostamenti a tratti veloci con soste anche lunghe; quando ha preso di mira una preda, si avvicina lentamente, si ferma a distanza utile per l'attacco e quando si sente pronto scatta velocemente e morde la vittima.



Non è facile abituarlo ad alimentarsi con cibo secco o liofilizzato, predilige prevalentemente il vivo.

Va tenuto conto che sono molto lenti nell'alimentarsi per cui, in presenza di altre specie troppo frenetiche nel mangiare potrebbero rimanere a bocca asciutta.

Per questo motivo viene considerato un pesce non di facilissimo allevamento anche se dalla mia esperienza personale non ho mai avuto alcuna difficoltà.



La riproduzione, se viene allevato in ambiente ideale con molti nascondigli, è abbastanza facile.

E' possibile riconoscere la femmina in quanto ha un colore tendente al grigio marrone rispetto al maschio che è più colorato.

Durante il corteggiamento il maschio assume una colorazione quasi nera, con dei riflessi blu acceso sulle pinne (uno spettacolo), e comincia a pavoneggiarsi davanti alla femmina mostrando le pinne e con brevi inseguimenti fino a che non la convince ad entrare nella tana prescelta. Una volta effettuata la deposizione, chi si occupa della nidiata è il maschio che scaccia la femmina e difende energicamente ogni tipo di intrusione, anche di pesci più grossi. Neppure la femmina può più avvicinarsi. Ho potuto osservare il piccolo padre affrontare addirittura i Discus, chiaramente con poco successo.



Dopo 5/7 giorni (dipende dalla temperatura e dai valori dell'acqua), avviene la schiusa, durante il primo periodo le larve si nutrono del sacco vitellino, dopo qualche giorno cominciano a nuotare alla ricerca di cibo. I piccoli andrebbero nutriti con naupli di artemia o altro cibo vivo ma nel mio caso ho avuto la fortuna di scoprire nella mia vasca dei giovani Badis svezzati senza alcuna integrazione alimentare.



I valori ottimali per l'allevamento sono: Temperatura: 23/28° - pH 6/8 – dH 3/16



Dalla mia esperienza personale, trovo che questo pesciolino, se osservato nel suo comportamento e nella sua caratteristica mutazione in stile camaleonte, è veramente interessante e simpatico.

La gioia di vederlo riprodurre, come per ogni altro essere vivente, è sempre impagabile.

se poi ci dà anche una mano a mantenere sotto controllo specie infestanti come le lumache, allora proprio non può mancare nelle nostre vasche!

sabato 18 luglio 2009

Benvenuto Red Melon!

Per cause di forza maggiore ho dovuto decidere forzatamente di interrompere la quarantena del nuovo arrivato, il Red Melon.

Ecco un video che ho fatto pochi minuti dopo l'inserimento, accoglienza niente male...

giovedì 16 luglio 2009

DEPOSIZIONE ("Il piede in due scarpe")

Ecco che questa sera, la mia coppia di blue diamond, ha deposto per la 5^ volta in vasca di comunità.
La cosa più strana, che questa volta ho potuto constatare di persona, è che la femmina, nelle due giornate precedenti alla deposizione, partecipa al rituale di corteggiamento non con il compagno blue diamond ma bensì con il maschio dominante RT: balletti, pulizia di una radice, vibrazioni, tutto farebbe pensare che la coppia siano loro.
Poi invece, quando è pronta per la deposizione, lo abbandona e si precipita dal compagno blue diamond e comincia a deporre, di seguito il maschio feconda la covata.

Durante la deposizione, la femmina di tanto in tanto si allontana per andare a trovare "l'amante", gli scodinzola un pò intorno, continua a pulire la radice, e poi ritorna a deporre con l'altro maschio.

Insomma sembrerebbe quasi che voglia tenersi buoni entrambi i partner... mah, mi pare che la vita sociale dei discus assomigli sempre di più a quella dell'uomo!!

Ecco una sequenza della deposizione dove si vede la femmina che fa gli occhi dolci all'amico.

mercoledì 15 luglio 2009

Corydoras Aeneus Albino


Tra i pesci indispensabili in un acquario, troviamo i "pulitori" per eccellenza: i Corydoras.

Tra le decine di varietà di questo simpatico pesciolino, vado a presentare quello che secondo me è uno dei più simpatici e attivi tra tutti: il Corydoras Aeneus Albino (volgarmente detto anche "Pesce porcellino rosa").

Una delle caratteristiche più importanti è che questo pesce ha un'adattabilità notevole a valori dell'acqua più diversi, con temperature che oscillano dai 26° ai 30° (che lo candidano ad un'ottima convivenza con i discus), durezza dai 5° ai 30° dGH, PH da 6,5 a 7,5.

Questo pesce, originario del sud America, ha il corpo parzialmente ricoperto di piastre ossee, intorno alla bocca presenta quattro lunghi bargigli e due più corti, le pinne sono spinose.
Raggiunge una dimensione massima tra i 5 e 6 cm.
La livrea albina è di color rosa chiaro (ecco da dove deriva il nome volgare "pesce porcellino rosa"), gli occhi risultano rossi.


E' un pesce pacifico, adatto all'acquario di comunità, si ciba di qualsiasi cosa trovi sul fondo e rovista in continuazione con i lunghi bargigli giorno e notte incessantemente.
Va sempre tenuto in gruppo almeno di 3/4 esemplari.

Dalla mia esperienza personale (ed ho avuto diverse varietà dei più comuni "pulitori"), posso affermare che questo simpatico pesciolino, oltre a rendere "vivo" l'acquario con la sua incessante iperattività, concorre a mantenere sempre in perfetto stato il nostro fondale eliminando qualsiasi detrito o eccesso di cibo. Consigliato caldamente!

lunedì 13 luglio 2009

La coppia che scoppia

Ecco la mia coppia di blue diamond molto attiva (una deposizione alla settimana in comunità) mentre scorazza allegramente per la vasca



ed ecco i due maschi che lottano per accaparrarsi le grazie della femmina

domenica 12 luglio 2009

Pigeon (12 cm. circa)


Ecco alcune foto di uno dei due Pigeon che, acquistati a febbraio 2009 che misuravano 4 cm. circa, ora sono a 12 cm.

Attendo pareri...

venerdì 10 luglio 2009

AMPULLARIA (esperienza di allevamento e riproduzione)


Uno dei primi ospiti che ho avuto il piacere di avere nella mia vasca è l'ampullaria (pomacea bridgesi). Vista in un negozio della zona mi sono innamorato di questo simpatico mollusco, del suo splendido color giallo intenso nonchè delle sue dimensioni considerevoli. Ne ho quindi acquistato tre esemplari e li ho introdotti nel mio acquario.

Stimolate dalla temperatura piuttosto elevata (che ne accelera il metabolismo) e dalla grande quantità di cibo che riuscivano a reperire in vasca, sono cresciute velocemente fino ad arrivare ad avere una chiocciola di 6 cm. di diametro.

Tra le varie specie di lumache, le ampullarie non sono ermafrodite per cui per ottenere una riproduzione è necessario avere una coppia maschio e femmina

Fortuna (o sfortuna, poi capirete) ha voluto che ho beccato proprio una coppia e pure molto fertile visto che nel giro di un mese hanno cominciato a deporre in continuazione.

La prima deposizione è stata una sorpresa, infatti le uova vengono deposte fuori dall'acqua (per fortuna), in un grappolo compatto di color rosa che nel giro di qualche ora si indurisce diventando un pò più scuro. Dopo circa venti giorni, ho assistito in diretta alla schiusa: le uova si sono aperte lasciando cadere in acqua una miriade di piccole chioccioline (ne ho contate circa 300 ma poi sono risultate molte di più) della dimensione di un paio di millimetri, forse meno. Subito cominciano a gironzolare per la vasca in cerca di cibo, davvero uno spettacolo.

Ma ora cominciano i problemi:

Dopo circa 15 giorni cominciavano a crescere arrivando a circa mezzo centimetro di grandezza e vi assicuro che più di trecento esemplari in giro per la vasca sembravano una nuvola gialla in movimento (Ne ho contato almeno 450). Qui nasce il problema di liberarsi della sovrapopolazione, così tante non sono facili da dare via, nemmeno regalandole, i negozianti le ritirano solo se hanno un diametro di almento 3/4 cm... insomma alla fine ho dovuto acquistare una piccola vasca dove ho posizionato le sole ampullarie, le ho accresciute e infine le ho portare in diversi negozi della zona.

Altra complicanza, forse peggiore, è stato l'enorme abbassamento del KH della mia vasca (arrivato quasi a zero) causato dell'enorme consumo per la crescita della chiocciola; solo togliendo quasi tutti gli esemplari (ora ne ho circa una quarantina in vasca) e dopo diversi cambi d'acqua, ho risolto il problema reintegrando il KH.

Oggi ho ancora i tre esemplari inizialmente acquistati, uno di questi è ridotto piuttosto male, infatti in acque acide, anche se poco acide (ph 6,75 nel mio caso), quando hanno raggiunto l'apice della crescita, il guscio tende a corrodersi e alla fine, quando diventa troppo sottile, a rompersi facilmente causando la morte dell'ospite. Le aspettative di vita per un ampullaria in una tipica vasca per discus (temp. 29/30° - KH 3/4 - Ph 6,5 - 7) sono al massimo di un anno.

Dalla mia esperienza personale posso consigliare a chi decide di introdurre nel proprio acquario questi simpatici molluschi, di considerare il fatto che se si riproducono e non si sta bene attenti a rimuovere le uova deposte (fortunatamente fuori dall'acqua quindi facilmente localizzabili), si richia veramente di infestarsi. D'altra parte non mi sento di sconsigliarne la presenza in vasca essendo molto bella e interessante da osservare nel comportamente, è inoltre un'ottima mangiatrice di alghe e detriti di ogni tipo nonchè di carcasse di pesci morti (nel giro di qualche minuto ho visto scomparire un neon cardinale di 4 cm che era deceduto).

Quindi tenerle sì ma consapevoli di cosa potrebbe succedere se non si tengono sotto controllo.

giovedì 9 luglio 2009

PESCE COLTELLO (Eigenmannia Virescens)


il seguente materiale è stato concesso a Discuspassion.net

Curioso pesce della famiglia dei Ciprinidi originario dell'America centrale e Sud America, presenta una livrea grigia semitrasparente, una forma allungata con la testa rotondeggiante con bocca piuttosto piccola e una coda appuntita. Non presenta alcuna pinna dorsale mentre la pinna anale è lunga quasi come tutto il corpo. Non presenta difformismo sessuale e non ci sono casi noti di riproduzione in cattività pertanto gli esemplari che si trovano in commercio sono catturati in natura.


Affascinante osservare le modalità di nuoto di questo pesce, infatti si muove facendo ondeggiare la pinna anale creando un ipnotico effetto onda, spostandosi con agilità e velocità sorprendenti tanto in avanti quanto indietro.


E' un pesce molto timido pertanto la vasca che lo ospita deve essere adeguatamente arredata con molti nascondigli solo così si avrà modo di vederlo durante il giorno, diversamente tende a rimanere rintanato per uscire sono di notte a luci spente. Preferibile un fondo scuro ed illuminazione non troppo intensa.


E' carnivoro e ottimo predatore notturno pertanto da non tenere in vasche da adibire alla riproduzione, nonostante prediliga cibo vivo o congelato (tubifex, chironomus, artemie, lombrichi, ecc.) si adatta tranquillamente anche con cibo secco e liofilizzato.


E' tendenzialmente pacifico verso gli altri pesci anche se può capitare che divori i pesci troppo piccoli.


In natura raggiunge i 45 cm di lunghezza ma difficilmente supera i 20 cm in acquario. Viste le dimensioni è preferibile introdurlo in vasche non inferiori ai 100 litri.


I valori dell'acqua consigliati sono: PH 6,5-7; T 22-28°; 5-15° dGH


Dalla mia esperienza personale posso dire che nonostante non sia il compagno ideale, è possibile allevarlo anche in compagnia dei Discus con i quali convive pacificamente anche per i valori dell'acqua che sono tendenzialmente compatibili.

mercoledì 8 luglio 2009

NUOVO ARRIVATO! IN QUARANTENA...


Questa sera, dopo aver visto un magnifico esemplare di Red Melon presso un negozio di zona, ho deciso di andare ad acquistarlo.

I rischi che si corrono quando si introduce un nuovo esemplare sono legati a patologie che spesso il pesce si porta dietro magari senza manifestarle subito in modo apparente ma che potrebbero causare danni anche irreparabili alla salute dei nostri beniamini.

E' quindi importante che l'esemplare venga quarantenato in modo appropriato.

Vado a descrivere come intendo procedere:

1. Ho predisposto un cubo che normalmente utilizzo per le riproduzioni e con filtro biologico interno ben maturo, con il 70% di acqua del mio acquario (prelevata con i cambi) e il 30% di acqua di osmosi.

2. Ho inserito nel filtro una quantità limitata di torba utile a stabilizzare il PH intorno a 6,75 (lo stesso della vasca principale)

3. Con alcuni cambi di sola acqua di osmosi integrata di sali, ho stabilizzato i valori a:

PH 6,75
KH 4
GH 6
NO2 0
NO3 25Mgl

4. Acquistato il pesce ho effettuato un ambientamento di circa 4 ore inserendo il sacchetto utilizzato per il trasporto nella vasca, ogni 30 minuti ho introdotto un bicchiere di acqua della vasca in modo che i valori si eguagliassero lentamente riducendo lo stess al pesce al minimo

5. La luce rimane spenta per 24 ore per consentire al pesce di ambientarsi senza stress

6. Domani attiverò una lampada UV-C che rimarrà accesa per tutto il periodo di quarantena eliminando eventuali batteri pericolori eventualmente presenti

7. Ora attenderò 40 giorni per verificare che il pesce non dimostri patologie particolari, nel frettempo effettuerò cambi d'acqua regolari del 20% due volte alla settimana cercando di mantenere i valori il più possibile stabili

8. Al termine della quarantena sposterò un esemplare dalla vasca principale nel cubo e lo lascierò per 10 giorni insieme al nuovo compagno. Questo non perchè facciano amicizia ma per essere certo che entrambi i pesci non dimostrino patologie occulte che possono essere trasmesse.

Se dopo questo periodo i pesci risultassero in buona salute allora finalmente sposterò con il solito protocollo di ambientazione, i due nella vasca principale.

Per la salute dei nostri amici è importante avere la massima accortezza, non bisogna avere fretta se si vuole ridurre al minimo i rischi.

Speriamo che tutto vada per il meglio...

sabato 4 luglio 2009

PRESENTAZIONI

Sono da poco approdato nel mondo dell'acquariofilia anche se sono sempre stato attratto dal fantastico mondo sommerso.

Lo scorso novembre ho avuto la fortuna di ricevere in regalo da un amico che doveva dismetterla, una vasca su misura da 350 litri circa.

Da qui nasce la mia fantastica avventura che oggi mi porta ad avere in casa un angolo di paradiso che mi dà molte soddisfazioni.

Descrivo la mia vasca:

Vasca artigianale 150x50x50 - circa 350 lt. netti

Allestimento:
  • Sfondo 3D
  • Due grandi radici
  • Alcune pietre di legno fossilizzato
  • Cavetto riscaldante 100W con termoregolatore
  • 7 cm di fondo fertilizzato Dennerle a lento rilascio
  • 7 cm di ghiaino a grana fine
  • Impianto rabbocco automatico dell'acqua evaporata
  • SUMP 70 litri caricata con lana filtrante, spugne, cannolicchi in abbondanza
  • Pompa 1700 lt./ora
  • Sterilizzatore UV 28W
  • Impianto CO2 con bombola ricaricabile 5Kg con erogazione regolata da PHMetro
  • Mangiatoia automatica fino a 7 pasti giornalieri programmabili
  • Nr. 1 riscaldatore 200W + Nr. 1 riscaldatore 300W posizionati in SUMP
  • Impianto di Osmosi inversa

Piante:

  • Valisneria gigantea molto ben sviluppate che dal lato sinistro creano un'area d'ombra in superficie, ottima per i Discus
  • Anubias posizionata sulla superficie del fondale nell'area centrale riparata dalle fronde della Valisneria
  • Rotala Rotoundifolia Red
  • Lilaeopsis brasiliensis
  • Cryptocoryne becketii viridifolia
  • Limnophila "heterophylla" sessiflora

Pesci:

  • Nr. 6 Discus attualmente di circa 12 centimetri: nr. 2 red tourquoise, nr. 2 blue diamond, nr. 2 pigeon
  • Nr. 30 Neon Cardinali
  • Nr. 2 Ancystrus (coppia)
  • Nr. 1 Pekoltia
  • Nr. 3 Otocynclus
  • Nr. 6 Corydoras albini
  • Nr. 1 Corydoras Panda
  • Nr. 5 Corydoras Punctatus
  • Nr. 2 Corydoras Paleatus
  • Nr. 4 Pangio Kulii
  • Nr. 9 Rasbora
  • Nr. 13 Filigera
  • Innumerevoli caridine di varie specie (riprodotte in vasca)
  • Nr. 1 Pesce coltello africano
  • Nr. 20 Pomacea Bridgesi (Ampullaria) di cui 7 adulte

Alimentazione:

Somministrazione di 7 pasti giornalieri di cui 5 erogati automaticamente di granulato SHG e 2 alternando Spirulina in fiocchi, Artemia liofilizzata, Tubifex liofilizzati, Chironomus liofilizzati. Non vengono somministrati congelati.

Fertilizzanti:

Sistema di fertilizzazione Dennerle con la somministrazione settimanale di S7, e quindicinale alternata di E15 e V30.

Conduzione:

  • 2 cambi d'acqua settimanali per il 20% con sola acqua RO integrata con sali SERA Mineral Salt
  • Sifonatura settimanale del fondale
  • Pulizia mensile del sistema di filtraggio (SUMP)
  • Potatura settimanale delle piante


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