Questo articolo, oltre a descrivere questo indispensabile accessorio, vuole essere una fonte di chiarimento sulla reale utilità dell’areatore in acquario alla luce della mia personale esperienza e dalle informazioni assunte da varie fonti tecniche.
A differenza di quanto molti credono, l’areatore non produce ossigeno ma è semplicemente una pompa che grazie alla rapida vibrazione di una membrana di gomma, inietta aria (prelevata all’ambiente circostante) a bassa pressione all’interno di un tubicino di gomma per fluire così in acqua.
Al fine di rendere più efficiente la distribuzione dell’aria, all’estremità in uscita, viene posizionato un apposito “diffusore” che viene comunemente detto “POROSA” o “PIETRA POROSA”; la sua funzione è quella di scomporre l’aria che normalmente uscirebbe in forma di grosse bolle, in tante piccole bollicine, aumentando la capacità di muovere l’acqua per trasportarla in superfice.
L’effetto generato, è quello di creare un movimento continuo d’acqua evitandone il ristagno in zone non raggiunte dal flusso d’acqua del filtro, e di generare uno spostamento d’acqua verso la superficie dove avviene lo scambio gassoso che produce una maggiore ossigenazione (e d’altra parte una dispersione di anidride carbonica).
E’ importante sottolineare che questo tipo di diffusione dell’aria, non contribuisce all’ossigenazione diretta dell’acqua, visto il brevissimo tempo di permanenza delle bollicine in acqua che non consente uno scambio gassoso ottimale. La vera azione di ossigenazione avviene grazie al movimento ascensionale prodotto nell’acqua che a contatto con l’aria ottiene un maggior assorbimento di ossigeno.
Esistono areatori di varia portata e soprattutto di varie qualità, la scelta dipende molto dalle dimensioni della vasca dove verrà utilizzato e dalla silenziosità che si desidera ottenere. Normalmente a costo più alto corrispondono prodotti più silenziosi e affidabili. I consumi risultano molto contenuti e si aggirano mediamente su 2-8 Watt.
L’uso dell’areatore è indicato soprattutto nei periodi dove la temperatura raggiunge temperature elevate (estate) per sopperire alla diminuzione di ossigenazione, oppure per disperdere rapidamente eccessi di CO2 pericolosi per i pesci, o in qualsiasi altro caso di emergenza che richieda un aumento dello scambio gassoso e una maggiore movimentazione dell’acqua. Non è consigliato l’utilizzo costante e prolungato in caso di vasche molto piantumate in quanto, l’azione di dispersione della CO2 sarebbe deleteria per la vita delle piante stesse.
Spesso viene utilizzato anche per il funzionamento dei così detti “filtri ad aria”. Pompando l’aria all'interno di un tubo immerso in acqua, le bolle d'aria spingono verso la superficie parte dell’acqua, creando così un ricircolo all'interno del tubo (che potrà essere caricato con materiali filtranti) che varia in base alla potenza dell’areatore.
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