sabato 30 ottobre 2010
Il blog Passione Acquario si rinnova....
verranno introdotte importanti novità e iniziative utili...
Chi ha piacere di seguirmi questo è il nuovo link: www.badalin.eu
mercoledì 23 giugno 2010
Finalmente in vasca di comunità...
La cattura è avvenuta attraverso un contenitore di plastica che ho immerso in acqua, poggiato al fondo e infine con un retino ho sospinto la razza verso il recipiente facendocela entrare...
Da subito si è ben ambientata ed ha accettato immediatamente il cibo, i discus l'hanno studiata per un pò ma ora come ora ne ignorano completamente la presenza. Nessun problema di convivenza con gli altri ospiti (Cory, Ancy, Pangio, Caridine), sembrano convivere pacificamente...
Ad oggi la nutro con gamberetti ripuliti e spezzettati, chironomus, filetti di pangasyus e seppia; tutto pesce acquistato freschissimo in pescheria e poi congelato.
venerdì 18 giugno 2010
domenica 23 maggio 2010
Potamotrygon Reticulata
Ecco alcune foto dopo il primo giorno di libertà in vasca di quarantena dove rimarrà per quaranta giorni.
E' un pesce stupendo ed affascinante, si muove con una leggerezza ed un'eleganza ipnotici...




Dimensione massima: circa 35 cm
pH: 6,5-8
Dimensione minima dell’acquario consigliata: 600 litri (per un esemplare adulto)
Origine: Suriname, Brasile, Colombia
Temperatura: 25°-28° C
Dieta:
Principalmente carnivore. Dieta consiste di invertebrati bentonici, come crostacei e vermi, e una quantità limitata di sostanze vegetali. In acquari, essi accetteranno vermi vivi, chironomus, gamberetti tagliati, gamberi, pesce bianco tagliato. E 'spesso difficile da svezzare.
Allevamento:
Potamotrygon reticulata è una delle varie specie di acqua dolce viene allevata in cattività.
Come in tutte le specie di acqua dolce, la fecondazione è interna. Durante l'accoppiamento, il maschio afferra il disco della femmina con la bocca e cerca di rotolare sotto di lei, dove verranno successivamente depositato lo sperma.
Le razze d'acqua dolce sono vivipari e hanno un periodo di gestazione di alcuni mesi (a seconda della specie). L'utero è formato dalla espansione dell'ovidotto. Gli embrioni ottengono nutrimento dal loro sacco vitellino all'inizio del loro sviluppo. Durante le ultime fasi della gravidanza, delle appendici filamentose si sviluppano all'interno dell'utero per penetrare nell'embrione, fornendo nutrimento ricco di sostanze nutritive di cui il piccolo si nutre fino alla nascita.
Convivenza:
Generalmente pacifico. Può essere mantenuta con razze d'acqua dolce e altri pesci più grandi. Essendo carnivora tenderà a cibarsi di piccoli pesci eventualmente presenti in vasca.
domenica 25 aprile 2010
Piccolo diamond al 57° giorno...

domenica 11 aprile 2010
Piccoli al 42° giorno mangiano i granuli...
42° giorno di vita per i miei piccoli blue diamond...



Ancora qualche modifica al nuovo layout...

giovedì 25 marzo 2010
mercoledì 24 marzo 2010
Nuovo layout!

DOPO:

Con un colpo di matto, ho deciso di effettuare un restyling completo alla mia vasca.
Ho tolto durante le sifonature il ghiaino e il fondo fertile, ho rimosso lo sfondo 3d per inserirne uno più sottile (tra l'altro molto bello), ed ho tolto quasi tutte le piante.
Ho inserito sabbia bianca finissima (sembra zucchero) e due grandi radici galleggianti molto ramificate alle quali ho ancorato una pianta che crei un'ampia zona d'ombra...
Sono ancora da completare i dettagli ma questo è il layout quasi definitivo...
domenica 21 febbraio 2010
25° giorno di nuoto libero...
Ne rimangono solo due che i genitori stanno comunque portando avanti bene...
Ecco una foto aggiornata...

venerdì 5 febbraio 2010
mercoledì 3 febbraio 2010
Ottavo giorno di nuoto libero!
Qualche foto...
lunedì 1 febbraio 2010
giovedì 28 gennaio 2010
Nuova schiusa... piccoli al secondo giorno di nuoto libero!
I genitori sono molto dediti ad accudirli e per ora tutto procede per il meglio...
lunedì 4 gennaio 2010
AREATORE
Questo articolo, oltre a descrivere questo indispensabile accessorio, vuole essere una fonte di chiarimento sulla reale utilità dell’areatore in acquario alla luce della mia personale esperienza e dalle informazioni assunte da varie fonti tecniche.
A differenza di quanto molti credono, l’areatore non produce ossigeno ma è semplicemente una pompa che grazie alla rapida vibrazione di una membrana di gomma, inietta aria (prelevata all’ambiente circostante) a bassa pressione all’interno di un tubicino di gomma per fluire così in acqua.
Al fine di rendere più efficiente la distribuzione dell’aria, all’estremità in uscita, viene posizionato un apposito “diffusore” che viene comunemente detto “POROSA” o “PIETRA POROSA”; la sua funzione è quella di scomporre l’aria che normalmente uscirebbe in forma di grosse bolle, in tante piccole bollicine, aumentando la capacità di muovere l’acqua per trasportarla in superfice.
L’effetto generato, è quello di creare un movimento continuo d’acqua evitandone il ristagno in zone non raggiunte dal flusso d’acqua del filtro, e di generare uno spostamento d’acqua verso la superficie dove avviene lo scambio gassoso che produce una maggiore ossigenazione (e d’altra parte una dispersione di anidride carbonica).
E’ importante sottolineare che questo tipo di diffusione dell’aria, non contribuisce all’ossigenazione diretta dell’acqua, visto il brevissimo tempo di permanenza delle bollicine in acqua che non consente uno scambio gassoso ottimale. La vera azione di ossigenazione avviene grazie al movimento ascensionale prodotto nell’acqua che a contatto con l’aria ottiene un maggior assorbimento di ossigeno.
Esistono areatori di varia portata e soprattutto di varie qualità, la scelta dipende molto dalle dimensioni della vasca dove verrà utilizzato e dalla silenziosità che si desidera ottenere. Normalmente a costo più alto corrispondono prodotti più silenziosi e affidabili. I consumi risultano molto contenuti e si aggirano mediamente su 2-8 Watt.
L’uso dell’areatore è indicato soprattutto nei periodi dove la temperatura raggiunge temperature elevate (estate) per sopperire alla diminuzione di ossigenazione, oppure per disperdere rapidamente eccessi di CO2 pericolosi per i pesci, o in qualsiasi altro caso di emergenza che richieda un aumento dello scambio gassoso e una maggiore movimentazione dell’acqua. Non è consigliato l’utilizzo costante e prolungato in caso di vasche molto piantumate in quanto, l’azione di dispersione della CO2 sarebbe deleteria per la vita delle piante stesse.
Spesso viene utilizzato anche per il funzionamento dei così detti “filtri ad aria”. Pompando l’aria all'interno di un tubo immerso in acqua, le bolle d'aria spingono verso la superficie parte dell’acqua, creando così un ricircolo all'interno del tubo (che potrà essere caricato con materiali filtranti) che varia in base alla potenza dell’areatore.