(Per acquari d'acqua dolce)
La SUMP è un sistema di filtraggio molto utilizzato negli acquari marini ma molto efficiente anche per acquari d'acqua dolce di dimensioni considerevoli. In questo articolo verrà trattato il solo utilizzo per acquari d'acqua dolce.
La SUMP nasce come vasca di "decantazione" dove l'acqua che scende dall'acquario grazie ad un troppo pieno, percorre un percorso più o meno lungo con un rallentamento del flusso d'acqua e conseguentemente deposita le impurità nel fondo della stessa; alla fine del percorso l'acqua viene riportata in acquario grazie ad una pompa.
Nel mio caso il troppo pieno viene attuato tramite due fori applicati al vetro posteriore nella parte alta della vasca, a questi sono collegati i tubi flessibili che portano l'acqua alla SUMP. Alla pompa di risalita sono collegati due tubi di mandata che distribuiscono uniformemente l'acqua in superficie generando un leggero increspamento.
L'attuale evoluzione di questo sistema di filtraggio la rende oggi un sistema biologico/meccanico di grande efficacia con innumerevoli vantaggi sia di efficienza che di praticità di manutenzione.
Le aziende produttrici oggi propongono svariati tipi di SUMP, con varie conformazioni e dimensioni atte ad alloggiare materiali filtranti ed accessori; molti però, grazie alla semplicità di realizzazione, si cimentano nella realizzazione di SUMP artigianali, adattandola alle proprie specifiche esigenze.
Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio come è realizzata una SUMP, a questo scopo, per semplicità, mi baserò sulla SUMP artigianale che utilizzo per il mio acquario di 350 litri.
L'acqua scende per tracimazione nel comparto A della SUMP dove incontra i termo-riscaldatori che provvedono a riscaldare l'acqua, sul fondo tendono a depositarsi i sedimenti ed impurità provenienti dalla vasca. Al riempimento del comparto A, l'acqua tracima verso il comparto B dove avviene la filtrazione meccanica attraversando un primo strato di lana di perlon, poi per una spugna fine ed infine per una spugna più grossa. L'acqua così filtrata, arriverà al comparto C priva (o quasi) di sedimenti, qui incontrerà un abbondante quantità di materiale filtrante biologico (cannolicchi o surrogati) dove si insediano i batteri (Nitrosomas e Nitrobacter) che si occuperanno di completare il ciclo dell'azoto eliminando ammoniaca e nitriti, inquinanti pericolosi per la salute dei nostri pesci (argomento che approfondiremo in seguito).
Alla fine il flusso arriva al comparto D dove avviene un ultimo filtraggio meccanico attraverso una spugna grossa e uno strato di lana filtrante, per trattenere eventuali residui di impurità.
Nel comparto B potremo decidere di inserire diversi strati filtranti quali resine, carboni attivi, torba, in modo pratico e senza compromettere la stabilità biologica della SUMP.
Nella SUMP potranno essere alloggiati altri accessori che normalmente avremo dovuto sistemare in vasca, a vantaggio del fattore estetico, quali erogatori Co2, rilevatori PH, impianto di rabbocco automatico a galleggiante, ecc.
Quella descritta è una configurazione tipo da me utilizzata con successo, non è detto che si possano adattare altre soluzioni altrettanto efficaci.
LA FUNZIONE BIOLOGICA DELLA SUMP
Apro una parentesi per descrivere, senza addentrarmi in complicate nozioni chimiche, il funzionamento del filtro biologico e del ciclo dell'azoto.
1. A causa della decomposizione di foglie, mangime non consumato, feci, ecc, si formano in acqua ammonio (con pH acido) o ammoniaca (con pH alcalino). La seconda tossica per i nostri pesci.
2. Grazie alla colonizzazione di Nitrosomas, un batterio che vive e prolifera nel substrato biologico (cannolicchi o surrogati) in condizioni di buona ossigenazione, avviene la trasformazione dell'ammoniaca in nitriti proprio grazie all'ossigeno.
3. L'ultimo stadio di trasformazione è compiuto dai batteri Nitrobacter, anch'essi risiedono nel substrato biologico e necessitano di una buona ossigenazione. Questi batteri trasformano i nitriti in nitrati che in quantità non eccessive sono innocui per la vita di pesci.
Ecco spiegato perché un acquario non sarà pronto ad ospitare pesci fino a quando il filtro non sarà "maturo", dove per maturo si intende l'abbondante proliferazione e l'insediamento dei batteri nel substrato. Questo processo viene innestato con l'introduzione di batteri nell'acqua e con l'inserimento di sostanze organiche in vasca (quali piccole quantità di mangime) che scatenano il ciclo dell'azoto sopra descritto.
La maturazione del filtro sarà quindi caratterizzata dapprima dalla presenza di ammonio/ammoniaca in vasca, seguita da un picco di nitriti ed infine con la stabilizzazione dei valori con nitriti assenti e la presenza di nitrati. Questo processo può richiedere anche più di un mese ma è essenziale per la salute del nostro acquario.
N.B.: Il ciclo dell'azoto come anche il processo di maturazione avvengono allo stesso modo in qualsiasi altro filtro biologico sia questo interno od esterno.
MANUTENZIONE
Uno dei grandi vantaggi della SUMP è la praticità di manutenzione, essendo divisa in comparti, si potrà facilmente sostituire solo le componenti di filtrazione meccanica, senza mai toccare la parte biologica.
Periodicamente deve essere sostituita solo la lana di perlon che trattiene la maggior parte delle impurità provenienti dalla vasca (nel mio caso una volta al mese), le spugne possono essere lavate o sostituite solo se risultano particolarmente sporche e comunque dopo molto tempo (addirittura anni) dall'avviamento del filtro.
Concludo descrivendo sinteticamente i vantaggi e svantaggi derivanti da questo sistema di filtraggio:
VANTAGGI:
- Ottima funzione di filtrazione meccanica grazie al lungo percorso compiuto dall'acqua durante il quale i sedimenti tendono a rimanere comunque sul fondo della SUMP e trattenuti da un abbondante quantità di materiali filtranti. L'acqua trattata con questo sistema di filtraggio risulta particolarmente cristallina e priva di impurità;
- Filtraggio biologico altamente efficiente, grazie alla possibilità di inserire grandi quantità di materiale biologico (cannolicchi o surrogati), creando una abbondante colonizzazione batterica. Inoltre la forte ossigenazione generata dal sistema di tracimazione favorisce la proliferazione batterica;
- Facile manutenzione;
- Alloggiamento degli accessori tecnici solitamente diversamente posizionati in vasca e quindi antiestetici, quali riscaldatori, rilevatori PH, termometri, sistemi di rabbocco automatico, ecc.
SVANTAGGI:
- Unico svantaggio riscontrato, la forte dispersione di Co2 direttamente proporzionale all'ottima ossigenazione prodotta per cui per poter tenere una vasca fortemente piantumata bisognerà ricorrere ad un'erogazione massiccia di Co2.